4. Questo blog non è rivoluzionario.

Questo blog non nasce come proposta di riforma della disciplina filosofica, ma come occasione di riflessione e confronto. È un laboratorio, uno spazio di esperimenti e ricerche, dove ogni trasformazione dell’esistente poggia su una coscienza condivisa, coscienza che si forgia nel dibattito.

Qui si misura la forza dei testi nel loro semplice offrirsi alla lettura. Non vengono confezionati, ma spacchettati ed esposti nella loro immediatezza. Non sono monadi senza finestre, bensì nodi di una rete che avvolge la storia dell’Occidente, protagonisti di un dialogo ininterrotto. Il dialogo è infatti la forma originaria che ha generato il pensare filosoficamente. I testi sono solo strumenti che permettono al dialogare di superare i limiti del tempo e dello spazio.

Lo strumento privilegiato di questo laboratorio è l’Intelligenza artificiale. Non come surrogato del lavoro umano, ma come nuova forma di scrittura, così come lo furono la stampa nel Cinquecento e il computer negli anni Novanta. Con l’IA diventa possibile costruire modelli della realtà per testarne i limiti e le possibilità.

Ogni esperimento, però, non si limita a produrre: interroga. Che cosa accade se alla cronologia dei fatti sostituiamo la diacronia di un’idea? Se la seguiamo nel suo slancio vitale – che, come in Bergson, agisce come movimento creativo, imprevedibile, mai riducibile a un elenco immutabile, ma sempre capace di prendere forme inattese?

E ancora: che cosa accade se invece di fornire un manuale ci si avventura nella Biblioteca universale con il Filo d’Arianna dell’Intelligenza artificiale? Se ci si inoltra in uno spazio caotico per individuare un percorso personale? Quel filo può guidare in direzioni diverse: qualcuno vorrà ricostruire la mappa dei filosofi che hanno pensato la libertà, altri vorranno inseguire le metamorfosi di un concetto, dall’anima greca all’inconscio moderno; altri ancora si lasceranno attrarre dal rapporto tra filosofia e scienze, seguendo le tracce di un’idea matematica o biologica attraverso i secoli.

Sono queste le domande che guidano il laboratorio. Domande che spingono a ipotizzare altri stili di vita, oltre l’orizzonte conosciuto.

 

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